"...è socialista quella società che riesce a dare a ciascun individuo la massima possibilità di decidere la propria esistenza e di costruire la propria vita..."

(Riccardo Lombardi)

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Il futuro è dinanzi a un bivio: o Socialismo o barbarie!

(Rosa Luxemburg)

 

Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.

(Pietro Nenni)

 

Meglio sbagliare stando dalla parte dei lavoratori che avere ragione contro di essi.

(Pietro Nenni)

 

 

Se qualche posto di lavoro in più merita il messaggio alla nazione quando diventammo la 5ª potenza del Mondo si doveva far 3gg di festa...

(Bobo Craxi - 1/9/2015)

 

Archivio

Gli ultimi giorni di Craxi

Ruzzolato per terra la moglie gli spalmava il Lasonil sul ginocchio. Colpa del piede ulcerato dal diabete (un foruncolone secondo Di Pietro). Mi disse: Non scrivere che Anna qui fa l'infermiera. Nel giardino un grande disordine: dov'era la ricchezza accumulata se non poteva permettersi manco il giardiniere?

«Porta il computer». Quale computer, scusi? «Se non hai con te il computer, con che cosa la scriviamo l’intervista?». Ero arrivato in hotel a Tunisi da mezz’ora e già temevo di dover tornare indietro a mani vuote. Bettino Craxi - l’avrei imparato solo l’indomani - non dava interviste: le dettava. Sillabava le parole, torniva le frasi, scolpiva i concetti. Quindi uno scalpellino, gli serviva, come si confà a chi consegna alla Storia massime eterne, non un giornalista. Mi dava del tu senza che ci fossimo mai incontrati o sentiti in precedenza. Ma, al telefono da Hammamet, dietro il tono confidenziale dissimulava il tratto distintivo del suo carattere: la perentorietà. (15/7/2015)

Intervista a Yanis Varoufakis

La nostra battaglia per salvare la Grecia

Quando si deve negoziare senza avere nessuna possibilità di far accettare la propria posizione, non è più una negoziazione. E’ un ricatto. E oggi tutti abbiamo di fronte la verità. La Grecia è stata ricattata ed è sottoposta a un vero e proprio colpo di Stato. Possiamo pensare che debba sottostare a questa occupazione, oppure no. Ma non possiamo non tenere conto di come questa è avvenuta. E a raccontarcelo è Yanis Varoufakis in questa sua intervista su NewStatesman tradotta da Claudia Baldini. Dopo averla letta, capirete molte cose dell’Accordo dell’Eurosummit. E di Alexis Tsipras. Il consiglio è di non perderne neppure una riga. (14/7/2015)

Caro Compagno Tsipras

Caro Compagno Tsipras,ormai e' chiaro , ti vogliono ammazzare.

Domani ordina alla Banca Centrale di Atene di ristampare , tempo 7/ 10 giorni da oggi, la Dracma.
Se gli americani hanno veramente voglia di trattare, si muoveranno sui tedeschi in tempo utile, altrimenti alla scadenza di questo tuo contro - ultimatum vai avanti lo stesso!
Se devi indebitare un paese da schiavo, proponigli di fare i sacrifici rimanendo libero.
Quello che vogliono è che tu faccia rientrare nell'accordo le politiche sul Lavoro, e questa non e' una volontà esclusiva del governo tedesco, ma un proposito che le autorità finanziarie di Bruxelles pretendono di ottenere nell'interesse comune di tutti quelli, Renzi per primo, che hanno riformato a destra il rapporto di lavoro, perché hanno accettato che fosse stata posta come condizione imprescindibile per il controllo degli spread dalla BCE, e dalle regole liberiste su cui è strutturato il sistema euro.
Tsipras è un eretico da bruciare perché vuole la libertà sovrana nello scegliere il "come" rientrare dal suo debito sovrano verso i creditori esteri.
Per questo punto chiave, che ormai rappresenta il vero crinale per chiunque voglia ancora considerarsi di Sinistra e possa ancora avere la faccia di continuare a chiamarsi Socialista, il compagno Tsipras deve morire.

Franco Bartolomei (12/7/2015)

Grecia, mai stare dalla parte di Golia

Fino dall’infanzia, ho respirato l’aria di una comunità nella quale, certo in modo semplicistico, la divisione tra buoni e cattivi era nettissima. Prima ancora delle discriminanti politiche, ho imparato che era giusto stare dalla parte di David contro Golia. E partendo da questa elementare divisione che poi quasi a mia insaputa mi sono scoperto sindacalista prima e socialista poi.

Questa verità per me ancora oggi indiscutibile mi è tornata prepotentemente in testa in occasione del referendum in Grecia. (8/7/2015)