Il futuro è dinanzi a
un bivio: o Socialismo o barbarie!
(Rosa Luxemburg) |
Il socialismo è portare
avanti tutti quelli che sono nati indietro.
(Pietro Nenni) |
Meglio sbagliare stando
dalla parte dei lavoratori che avere ragione contro di essi.
(Pietro Nenni) |
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Le
conseguenze della Buona scuola:
i posti sono al Nord, gli insegnanti al
Sud
Periodo difficile per gli insegnanti
che, invece di godere le meritate vacanze, sono assillati dal
pensiero di cosa ne sarà del proprio futuro.
Dal 28 luglio al 14 agosto i precari della scuola dovranno
presentare la domanda per accedere alle fasi b) e c) previste dalla
buona scuola nella quale sarà necessario elencare in ordine di
preferenza 100 province italiane con poche speranze di essere
nominati, per il tanto agognato ruolo, nella provincia di residenza
o perlomeno in un’altra vicina. I “non addetti ai lavori”, giudicano
gli insegnanti come dei fannulloni che non hanno voglia di lavorare
ma in effetti non è affatto così!
Moltissimi dovranno abbandonare la propria casa, la propria
famiglia, i propri ricordi e i propri sogni per recarsi ad insegnare
lontano e sostenere esose spese di affitto che, detratte dallo
stipendio, lasciano in tasca una somma non sufficiente per il
proprio sostentamento figuriamoci per una intera famiglia senza
alcuna prospettiva futura di trasferimento.
Solo in pochi troveranno occupazione definitiva nelle fasi 0) e A)
anche perché, per questa selezione, hanno la priorità non solo i
vincitori ma anche gli idonei del concorso del 2012. Concorso
bandito per un numero di posti superiori a quelli disponibili e per
classi di concorso per le quali era già presente la graduatoria del
concorso precedente non ancora esaurita e che è stata soppressa
cancellando definitivamente i tutti vincitori e le loro speranze. Ma
questa è un’altra storia…
Il governo afferma che non si può rifiutare un’offerta del genere,
ma bisogna anche tenere conto delle esigenze delle persone che non
sono dei pacchetti che possono essere spediti da un punto all’altro
dell’Italia senza creare alcun danno. Dal Sud, ci sarà una
migrazione verso il Nord, per coprire i buchi nella scuola senza
tenere conto dei disagi come mutui da pagare, figli in età scolare
da trasferire. Insomma, una vera e propria deportazione che causerà
un ulteriore spopolamento del Sud, un trasferimento di menti e
giovani che potenzialmente potrebbero essere delle risorse e che
invece andranno a popolare le scuole del nord Italia causando, di
conseguenza, una diminuzione dell’utenza nelle scuole meridionali e
il tutto, per un misero stipendio insufficiente anche per pagare
l’affitto di una casa.
Al termine delle operazioni, non saranno solo le graduatorie ad
essere soppresse ma anche il Sud! Il governo non sta facendo un
favore agli insegnanti, ma sta cercando di compensare alla mancanza
di personale di una determinata zona con un perfido e sottile
mobbing psicologico nei confronti di persone che fino ad ora hanno
vissuto in uno stato di precariato che verrà rimpianto.
E, chi rifiuterà di trasferirsi verrà eliminato definitivamente
dalle graduatorie. In poche parole, dopo tanti sacrifici, invece di
cercare di risolvere la triste piaga del precariato, si assiste ad
un dramma umano e sociale soprattutto per gli insegnanti del Sud.
L’assurdo sta anche nel fatto che chi per anni, con sacrificio e
grande impegno, è riuscito ad ottenere un posto in cima alle
graduatorie, si troverà sballottato in giro per l’Italia (fase B),
mentre gli ultimi in graduatoria potranno rimanere nella propria
provincia come organico potenziato (fase C). E’ questa la
meritocrazia tanto decantata e auspicata in Italia? E’ proprio vero
che gli ultimi saranno i primi ma, in questo caso, non nel Regno dei
Cieli ma nella nostra sempre più umiliata e umiliante Italia!
Articolo Carla Muscherà pubblicato su
identitainsorgenti.com il 5 agosto 2015 |