"...è socialista quella società che riesce a dare a ciascun individuo la massima possibilità di decidere la propria esistenza e di costruire la propria vita..."

(Riccardo Lombardi)

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Il futuro è dinanzi a un bivio: o Socialismo o barbarie!

(Rosa Luxemburg)

 

Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.

(Pietro Nenni)

 

Meglio sbagliare stando dalla parte dei lavoratori che avere ragione contro di essi.

(Pietro Nenni)

 

 

 

Le conseguenze della Buona scuola:
i posti sono al Nord, gli insegnanti al Sud

Periodo difficile per gli insegnanti che, invece di godere le meritate vacanze, sono assillati dal pensiero di cosa ne sarà del proprio futuro.
Dal 28 luglio al 14 agosto i precari della scuola dovranno presentare la domanda per accedere alle fasi b) e c) previste dalla buona scuola nella quale sarà necessario elencare in ordine di preferenza 100 province italiane con poche speranze di essere nominati, per il tanto agognato ruolo, nella provincia di residenza o perlomeno in un’altra vicina. I “non addetti ai lavori”, giudicano gli insegnanti come dei fannulloni che non hanno voglia di lavorare ma in effetti non è affatto così!

Moltissimi dovranno abbandonare la propria casa, la propria famiglia, i propri ricordi e i propri sogni per recarsi ad insegnare lontano e sostenere esose spese di affitto che, detratte dallo stipendio, lasciano in tasca una somma non sufficiente per il proprio sostentamento figuriamoci per una intera famiglia senza alcuna prospettiva futura di trasferimento.

Solo in pochi troveranno occupazione definitiva nelle fasi 0) e A) anche perché, per questa selezione, hanno la priorità non solo i vincitori ma anche gli idonei del concorso del 2012. Concorso bandito per un numero di posti superiori a quelli disponibili e per classi di concorso per le quali era già presente la graduatoria del concorso precedente non ancora esaurita e che è stata soppressa cancellando definitivamente i tutti vincitori e le loro speranze. Ma questa è un’altra storia…

Il governo afferma che non si può rifiutare un’offerta del genere, ma bisogna anche tenere conto delle esigenze delle persone che non sono dei pacchetti che possono essere spediti da un punto all’altro dell’Italia senza creare alcun danno. Dal Sud, ci sarà una migrazione verso il Nord, per coprire i buchi nella scuola senza tenere conto dei disagi come mutui da pagare, figli in età scolare da trasferire. Insomma, una vera e propria deportazione che causerà un ulteriore spopolamento del Sud, un trasferimento di menti e giovani che potenzialmente potrebbero essere delle risorse e che invece andranno a popolare le scuole del nord Italia causando, di conseguenza, una diminuzione dell’utenza nelle scuole meridionali e il tutto, per un misero stipendio insufficiente anche per pagare l’affitto di una casa.

Al termine delle operazioni, non saranno solo le graduatorie ad essere soppresse ma anche il Sud! Il governo non sta facendo un favore agli insegnanti, ma sta cercando di compensare alla mancanza di personale di una determinata zona con un perfido e sottile mobbing psicologico nei confronti di persone che fino ad ora hanno vissuto in uno stato di precariato che verrà rimpianto.

E, chi rifiuterà di trasferirsi verrà eliminato definitivamente dalle graduatorie. In poche parole, dopo tanti sacrifici, invece di cercare di risolvere la triste piaga del precariato, si assiste ad un dramma umano e sociale soprattutto per gli insegnanti del Sud. L’assurdo sta anche nel fatto che chi per anni, con sacrificio e grande impegno, è riuscito ad ottenere un posto in cima alle graduatorie, si troverà sballottato in giro per l’Italia (fase B), mentre gli ultimi in graduatoria potranno rimanere nella propria provincia come organico potenziato (fase C). E’ questa la meritocrazia tanto decantata e auspicata in Italia? E’ proprio vero che gli ultimi saranno i primi ma, in questo caso, non nel Regno dei Cieli ma nella nostra sempre più umiliata e umiliante Italia!

Articolo Carla Muscherà pubblicato su identitainsorgenti.com il 5 agosto 2015