"...è socialista quella società che riesce a dare a ciascun individuo la massima possibilità di decidere la propria esistenza e di costruire la propria vita..."

(Riccardo Lombardi)

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Una lunga marcia

Storia dei socialisti dopo il ’93

Il nuovo libro di Carlo Correr “Una lunga marcia”, edito da MondOperaio, è il racconto dei socialisti italiani dal 1993 ad oggi, della lunga diaspora di un movimento e di un Partito che alle elezioni politiche del 1992 aveva ottenuto alla Camera oltre cinque milioni di voti, pari al 13,62% e che, due anni dopo, dopo gli eventi di Tangentopoli, era ormai crollato al 2,19%.

Carlo Correr, giornalista professionista, racconta dapprima le “avventure” dei socialisti rimasti nello schieramento di centrosinistra che si ritrovarono nello SDI di Boselli. Nato nel 1994, lo SDI è l’organizzazione socialista che compie il percorso più importante, con tappe difficili, ma che la vedono comunque sopravvivere sempre, fino al disastro del 2008. All’epoca Veltroni, segretario dei Democratici di Sinistra, preferì per le elezioni politiche l’apparentamento con l’Italia di Valori di Di Pietro, lasciando ai socialisti la scelta se entrare, in posizione subalterna e fortemente filtrati, nelle liste dei DS o, viceversa, concorrere con il proprio simbolo. I socialisti preferirono andare avanti da soli ma fu una pesante sconfitta, con l’onta, la prima volta nella storia del movimento socialista, dell’uscita dal Parlamento. Fu una sconfitta mortificante per tutto il centrosinistra, tanto che Veltroni fu costretto alle dimissioni. Correr ricorda come alcuni militanti della destra invocavano ironicamente il “Santo subito” per Veltroni, replicando l’invocazione dei fedeli di Piazza San Pietro alla morte di Papa Woytjla tre anni prima. Il segretario dei DS, contribuendo alla nascita di una legge elettorale bipolare e poi escludendo dalla competizione i Partiti minori della sinistra, aveva ai loro occhi avuto il “merito” di aver ottenuto in un solo colpo un triplice risultato: la caduta del Governo Prodi con le primarie, la cancellazione dei comunisti e dei socialisti dal Parlamento con le elezioni politiche e, a Roma, la vittoria di Alemanno con la candidatura di Francesco Rutelli.

Di questo e di tanti altri episodi che hanno interessato i socialisti dal 1993 ai nostri giorni, ci racconta Carlo Correr dal suo privilegiato punto di osservazione. L’autore, che ha utilizzato per la sua opera anche corrispondenze e documenti riservati, ripercorre non solo le motivazioni profonde, ma fornisce anche i retroscena di tanti avvenimenti, senza tralasciare le note di colore.

E la sua ricostruzione non si limita solo ai socialisti che dopo al 1993 hanno militato nel centro sinistra, ma narra anche le vicende di quei socialisti, che essendo inizialmente scesi in campo con Silvio Berlusconi per la sua spinta riformatrice e per trovare un argine politico contro il cosiddetto “partito dei giudici”, sono poi rimasti delusi dal leader del centro-destra tanto da finire per rientrare nella casa comune.

“Una lunga marcia” fa dunque emergere come il movimento socialista, anche se ridotto ai minimi termini dopo il 1993, abbia sempre rifiutato la semplice confluenza nel PCI-PDS-DS, sforzandosi di mantenere posizioni autonome per preservare lo spirito riformatore che lo distingueva dal fratello maggiore del centrosinistra. Sono così nate nel tempo varie alleanze elettorali con valenza tattica, cioè con l’obiettivo di superare gli sbarramenti elettorali: da quella con Rinnovamento Italiano di Dini, a quella con i Verdi, all’esperienza della Rosa del Pugno con i Radicali di Pannella. Fino al 2008, quando complice anche la volontà di Veltroni di annullare i Partiti minori della sinistra, i Socialisti restano fuori dal Parlamento.

Nel 2008 Riccardo Nencini succede a Boselli alla guida del Partito Socialista Italiano, che così ritrova anche il suo nome originario. Viene scelto un nuovo simbolo riconoscibile e moderno e Nencini si riappropria anche della testata Avanti! che comincerà ad essere quotidianamente diffusa via internet. Cinque anni dopo i socialisti rientreranno in Parlamento.

I vari dirigenti socialisti hanno dunque condotto una lunga marcia per garantire la sopravvivenza di una forza politica socialista autonoma ed organizzata. Ma proprio la necessità impellente di sopravvivere, il comprensibile rifiuto di annullarsi nel Partito degli ex comunisti, hanno portato nel tempo ad alleanze con realtà politiche anche distanti e, forse, anno dopo anno a “snaturare” in qualche modo l’identità socialista.

L’autore è fiducioso nel futuro e si dice convinto che la lunga marcia continuerà, lasciando forse anche intuire che dietro l’angolo potrebbe esserci una riedizione della Rosa del Pugno e dunque una nuova alleanza con i Radicali, sempre al fine di superare l’ennesimo sbarramento elettorale del 3% previsto dall’Italicum. Il che probabilmente darà nuovo impulso alle battaglie sui diritti civili ma, al contempo, potrebbe alienare il consenso di una parte dell’elettorato moderato e di chi guarda ai socialisti come tutela attiva della politica del lavoro.

Il lavoro di Carlo Correr non solo colma un vuoto di analisi storica ma contribuirà certamente ad aprire un dibattito, in vista della imminente Conferenza Programmatica e del prossimo Congresso del Partito Socialista.

Iniziamo noi con qualche riflessione per stimolare il dibattito. In uno scenario in cui, nel campo del centrosinistra, il Partito Democratico a trazione riformista potrebbe subire la concorrenza di un nuovo soggetto politico su posizioni più tradizionali – che potrebbe nascere a sinistra con Fassina, Civati, Landini, esponenti di Sel – non sarebbe forse preferibile considerare prioritario, sia per le affinità identitarie che per convenienza elettorale, costruire un’alleanza più forte proprio con il Partito Democratico, con il quale peraltro i socialisti sono fin qui legati anche da una positiva esperienza di Governo? La dirigenza socialista che, fino ad ora, ha mostrato la capacità di sopravvivere, sarà anche in grado di rilanciare lo sviluppo del Partito?

Articolo di Alfonso Siano pubblicato su Avanti! il 21 settembre 2015

(9/1/2016)